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Il Danno biologico di natura psichica
Il danno biologico (risarcibile in base agli art 2059 c.c. e art 32 Cost.) consiste nella menomazione dell’integrità psicofisica della persona. Il danno biologico, per essere tale, ha come presupposto l’insorgenza di una condizione patologica nello stato di salute, suscettibile di accertamento medico-legale.
Nello specifico il danno biologico di natura psichica consiste nella riduzione, menomazione, temporanea o permanente, di una o più funzioni della psiche della persona con conseguente impedimento dell’espressione della propria personalità nel mondo esterno ostacolando altresì lo svolgimento delle consuete attività di vita del soggetto, intese come aspetti dinamico-relazionali comuni a tutti riguardanti la sfera affettiva, familiare, sociale, sportiva ecc.
Il danno psichico deve essere diagnosticato tramite consulenza tecnica effettuata da professionisti, psicologi o psichiatri forensi, e ricondotto all’evento lesivo che l’ha causato.
Il risarcimento del danno biologico di natura psichica può essere richiesto a seguito di eventi di natura traumatica tra cui:
- Danno psichico da menomazione fisica
Menomazioni somatiche di natura post-traumatica possono dar luogo ad un’ampia gamma di disturbi psichici quali disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbo algico etc.
- Danno psichico da lutto
La Corte Costituzionale con sentenza n. 372/94 ha ritenuto risarcibile il danno psichico a seguito della morte di un familiare vittima di un fatto illecito se il decesso ha inciso sulla salute del congiunto che può sviluppare disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi deliranti etc.
- Danno psichico da mobbing
Il mobbing consiste di comportamenti vessatori/persecutori, deliberatamente voluti e ripetuti nel tempo, messi in atto dal datore di lavoro, dai superiori o dai colleghi in maniera subdoli o al contrario, apertamente conflittuale, allo scopo di espellere la vittima dall’ambiente di lavoro.
Le conseguenze in genere sono:
- comparsa di sintomi emotivi quali ansia, depressione, attacchi di panico, isolamento, ossessioni e depersonalizzazione;
- comparsa di sintomi psico-somatici quali: cefalea, vertigini, tachicardia, disturbi gastrointestinali, alterazioni del sonno, delle funzioni sessuali,
- disturbi del comportamento quali: tendenza alla passività, mancanza di appetito, gesti auto o etero aggressivi, abuso di alcol o farmaci.
- Danno da stalking
Lostalkingè una strategia di molestie a distanza; non si concretizza in un atto isolato, ma in una vera e propria persecuzione della vittima.
Danno Psichico
Il sistema giuridico italiano obbliga il responsabile di un danno ingiusto a risarcire il danneggiato al fine di compensarlo per il torto subito.
Tale obbligo deriva da un altro dovere giuridico, quello della responsabilità del proprio comportamento che, sia esso commissivo (un fare) o omissivo (un non fare), non deve ledere direttamente, o indirettamente (attraverso le sue conseguenze), l’altrui sfera giuridica, ossia i suoi diritti.
In questo senso ogni fatto doloso (intenzionalmente voluto) o colposo (anche se preveduto non è direttamente voluto, si verifica a causa di imprudenza, negligenza o imperizia), che arrechi un danno ingiusto ad una persona obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.
E’ possibile suddividere il danno in due grandi categorie: il danno patrimoniale e il danno patrimoniale.
Come dice il termine stesso, il primo riguarda i danni al patrimonio, sia nel senso della diminuzione in relazione a beni o situazioni produttive di cui il danneggiato godeva prima del fatto illecito (danno emergente ex art. 1223 c.c.), sia in relazione al mancato guadagno, che il soggetto avrebbe potuto produrre nel caso in cui il fatto illecito non fosse avvenuto (danno da lucro cessante ex art 2056 c.c.).